23 Febbraio 2015
Lo scorso martedì si è celebrato il famoso Martedì Grasso, una ricorrenza in cui si celebrano manifestazioni folkloristiche, sfilate e che segna la fine del Carnevale. Per i Cristiani, il Martedì Grasso ha una connotazione religiosa, segna, infatti, il giorno in cui devono confessare i loro peccati, per poi cominciare il periodo di penitenza con i 40 giorni di Quaresima (Lent). La penitenza in genere si espia soprattutto con l’astinenza da cibi ricchi e dolci. Per questo motivo, la tradizione vuole che in quel giorno si eliminassero tutti i prodotti da conserva considerati grassi, come la farina e lo zucchero, per evitare la tentazione durante appunto la Quaresima, che ha inizio con il Mercoledì delle Ceneri (Ash Wednesday). Da qui è nata l’usanza di preparare cibi ricchi proprio in quel giorno.

In Italia, questa tradizione varia a seconda della regione di provenienza. In Sardegna, da dove provengo io, esistono diverse celebrazioni, che variano in base alla zona di appartenenza, e le cui origini risalgono ancor prima dell’’era cristiana alla tradizione pagana (le teorie si alternano e di certezze non se ne hanno in merito). Tra le varie celebrazioni ci sono in particolare attività equestri come la Sartiglia di Oristano oppure le sfilate che rappresentano in forma teatrale dei riti che segnano la fine dell’’inverno e l’avvicinarsi della rinascita della natura con la primavera. Un esempio di quest’ultimo sono la sfilata dei Mamuthones, a Mamoiada o Boes e Merdules a Ottana. Queste manifestazioni sono presenti soprattutto nel centro della Sardegna. Dalle mie parti, al sud dell’’isola, purtroppo queste usanze col tempo sono andate perdute, credo soprattutto per via della prossimità al mare e quindi più soggetta a influenze esterne.

Per quanto riguarda la tradizione culinaria, dalle mie parti si tende a friggere dolci come Zippole o Zeppole, Fatti Fritti, Chiacchiere, Raviolini Fritti e cosi via. Non vi dico altro, altrimenti qui ne faccio un romanzo, ma almeno godetevi la foto.
Sarebbe carino sapere nella vostra zona come si celebra, se avete articoli o fotografie vi chiedo di taggarmi su twitter o facebook, per non perdere mai le proprie tradizioni e non dimenticare dove risalgono le nostre origini.
Qui a Londra invece il Martedì Grasso è conosciuto come Shrove Day o Pancake Day. Shrove Day viene dalla tradizione che significa appunto confessare i peccati e chiedere l assoluzione con un periodo di penitenza, come appunto per la tradizione Cristiana.

Perche proprio pancake? Anche questo risale alla tradizione pagana. Il pancake tradizionale ha la forma rotonda e e’ mangiato molto caldo. Questo vagamente ricorda per forma e calore (e colore) il sole. Quindi simbolicamente, mangiare il pancake conferiva energia, forza e prosperità. Anche in questo caso, si rappresenta la tradizione in cui l’inverno viene scacciato in favore della nuova stagione, la primavera appunto e la rinascita della natura.
Il primo pancake cotto il primo giorno della settimana del Shrove Day veniva lasciato sulla finestra fino alla fine della settimana, per poi essere bruciato in un gran falò, simbolo questo per scacciare i demoni.
Oggi, ovviamente si va oltre questa tradizione e durante il Martedì Grasso ci sono competizioni tra chi cucina e tra chi mangia più pancake, ma non credo di aver mai assistito ad alcuna sfilata!
Fatemi sapere quali sono le vostre tradizioni e come si festeggia dalle vostre parti!
Ciao Stelline alla prossima e grazie per aver letto il post!
Sto sbavando su quei dolci!!
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ci credi se ti dico che non festeggio il carnevale da quando avevo 5/6 anni? E’ una di quelle festività che non mi è mai piaciuta, chissà poi perché…
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Si…posso capire. Il fatto poi e’ che d sicuro qando abbiamo tanti impegni e’ difficile anche poter festeggiare. Pero io da buona golosona amo i fritti di Carnevale che bonta!!!
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